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Cortina batte la Scala: Ignazio La Russa pizzicato a El Camineto la sera della Prima

Il presidente del Senato ignazio La Russa pizzicato a El Camineto di Cortina
Il presidente del Senato ignazio La Russa pizzicato a El Camineto di Cortina

Ignazio La Russa è stato beccato — in impeccabile mimetizzazione tra dolcevita, Dom Pérignon e pellicce — a El Camineto di Cortina insieme alla moglie, mentre si godeva lo show di Alessandro Ristori, cantante e showman dalle performance vibranti che Daniela Santanché arruola abitualmente tanto al Twiga quanto nel suo buen retiro dolomitico.


E poco conta se, proprio in quelle ore, alla Scala andava in scena la Prima di Lady Macbeth del distretto di Mcensk, l’opera “scandalo” bandita da Stalin e interamente cantata in russo. E poco conta se alla Prima fossero assenti non solo il presidente del Senato, ma anche le altre illustri cariche dello Stato: Sergio Mattarella, Lorenzo Fontana e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Del resto, di fronte alla scelta tra la soprano Sara Jakubiak e lo show ad alto tasso di glitter di Alessandro Ristori… per La Russa il verdetto è stato quasi inevitabile.


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E poi, siamo sinceri: quanti, potendo scegliere, avrebbero preferito quattro ore di opera in lingua originale? Quattro ore tutte in russo. Un’esperienza che, per alcuni, è cultura; per altri, una forma raffinata di waterboarding.


Ma torniamo un attimo indietro.

È il 7 dicembre, Sant’Ambrogio: e come ogni milanese Doc sa bene, le opzioni sono due.

O si sgomita nel foyer della Scala cercando di intravedere qualche vip. Oppure si sgomita tra le piste di Cortina, facendo tintinnare Dom Pérignon alla riapertura ufficiale della stagione invernale.


Ignazio al Camineto
Ignazio al Camineto

“We’re back”, annuncia El Camineto sui social, promettendo grandi serate tra il 6 e l’8 dicembre. E gli amanti del fatturato — quelli che “fanno ballare la fresca” — potevano forse ignorare il richiamo della Santa? (Che, nella fattispecie, non è Sant’Ambrogio, ma Daniela Santanché, ministra-titolare-spettatrice onnipresente.)


E così, mentre a Milano sul palco c’erano orchestra e 11 minuti di applausi, a Cortina il menu prevedeva dj set, cascate di Dom Pérignon infiammate dai Magic Flambé, l’Inno di Mameli remixato dall’animazione del locale, l’intro di Rocky e “Limbo” di Daddy Yankee.


Al posto di Sergej? Elvis.

Al posto dell’intervallo impomatato? Piromania alcolica.

Al posto delle autorità? Nessuno.

Buon Sant’Ambrogio a tutti, dunque. Anche se, alla Scala, quest’anno le prime tre cariche dello Stato… hanno preferito non farsi vedere.


di Edoardo Bianchi

 
 
 

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