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Cambio capigruppo in Lega? Borghi smentisce e Romeo ride: "Chi vivrà vedrà"

Aggiornamento: 4 mag

Più che vento del Nord, soffia vento di tempesta ai vertici della Lega, dove da qualche giorno tiene banco la discussione sulle esposizioni pro Musk e pro Trump che il leader Matteo Salvini sta perseguendo senza freni. Qualche giorno fa, un fuorionda del capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari, contro la linea trumpiana del leader ha mandato su tutte le furie lo stesso Salvini, costringendo Molinari alle smentite ufficiali.

Fonti della Lega confermano che, dopo i fatti appena citati, ci sia stato un incontro tra Molinari e Salvini, durante il quale tra i due sarebbero volate parole grosse. La questione ha scatenato una vera lite interna tra il capogruppo e il segretario federale. Come se non bastasse, il rapporto con il neosegretario lombardo Massimiliano Romeo non è idilliaco. Tutto l’insieme ha presto alimentato le voci che vedono come imminente un cambio dei capigruppo alle Camere, spingendo per i nomi di Stefano Candiani e Claudio Borghi come sostituti.

Posto che il cambio di capigruppo è una pratica normale, che i partiti attuano spesso a metà legislatura, il tema tiene comunque banco in casa Lega. Al banchetto organizzato dal Carroccio a Milano, domenica 9 marzo, si sono presentati sia Massimiliano Romeo sia Claudio Borghi. Abbiamo chiesto a Romeo se questi fossero i suoi ultimi giorni da capogruppo al Senato e la sua risposta è stata una risata prolungata, conclusa con un ambiguo: "Chi vivrà, vedrà". Reazione simile quella di Borghi, che si è limitato a smentire le maligne voci.

C’è da dire che sia Romeo sia Molinari erano presenti alla festa di compleanno che il leader del Carroccio ha tenuto a Milano prima di partecipare al gazebo in piazza, segno che comunque si stia provando a mantenere un rapporto disteso. "Se cambio Massimiliano Romeo come capogruppo al Senato? Lo faccio io", ha risposto scherzando il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine di un appuntamento a Milano, a chi gli chiedeva se avesse intenzione di cambiare i capigruppo. Sta di fatto che, all’arrivo di Salvini, Romeo aveva già levato le tende. "Chi vivrà, vedrà", diceva qualcuno. Vedremo.


di Daniele Alberti

 
 
 

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