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Siti vietati ai minori, niente è cambiato: scatta l'ora X ma nessuno si adegua ai controlli

Aggiornamento: 13 nov

Il 12 novembre doveva essere il primo giorno per la verifica dell'età agli utenti dei siti. Abbiamo fatto una prova, nessun controllo rilevato


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Traffico regolare sulla rete pornografica in Italia. Non è l'annuncio di un infotraffico radiofonico ma, in realtà, è il bilancio della nostra prova sulla lista diramata dall'Agcom dei siti pornografici soggetti a controllare l'età dei loro utenti.


I siti per adulti risultano ancora tutti raggiungibili senza controlli sull'età
Traffico regolare sulle principali arterie pornografiche del Paese.

Abbiamo fatto una piccola ricerca, su una decina di piattaforme di condivisione video e, a parte il solito warning sull'età e la richiesta di accettazione cookies, tutto è filato liscio come l'olio. O, in questo caso, come un lubrificante . Non abbiamo utilizzato vpn né navigazioni anonime o affini.


Secondo quanto richiesto dal Garante per le comunicazioni, il 12 novembre doveva essere il primo giorno in cui i gestori dei siti vietati ai minori avrebbero dovuto aggiornarsi e richiedere, tramite un soggetto terzo verificato, la verifica sulla maggiore età dei fruitori. Il problema è che, pur essendo la disposizione nota almeno dal 2023 (il governo Meloni l'aveva prevista nel “decreto Caivano”), l'annuncio ufficiale dell'Agcom è stato fatto lo scorso 31 ottobre, con oggettivi problemi di adeguamento da parte dei soggetti interessati.


I siti per adulti risultano ancora tutti raggiungibili senza controlli sull'età
Niente da segnalare anche sulle strade secondarie.

Spid o non Spid? La verifica dell'età, secondo quanto spiegato dall'Agcom nelle sue linee guida, non spetterebbe, quindi, ai titolari dei siti porno. "Al di là della libertà giornalistica di creare interesse sui contenuti, dobbiamo - ha detto a Rainews24 il commissario Agcom Massimiliano Capitanio - sfatare un mito: nessuno accederà a un sito pornografico utilizzando lo spid". Nel tavolo tecnico, ha spiegato Capitanio, si è parlato di spid come "sistema che potrebbe contribuire a creare un sistema di certificazione relativamente all'età". "Altra cosa - ha concluso - è usarlo per accedere direttamente al registro elettronico o al fascicolo sanitario".


Quali sistemi allora? L'Agcom non ha ancora diramato una lista di possibili soggetti accreditati alla verifica dell'età e, considerati i tempi ristretti, era più che normale attendersi che al 12 novembre in pochi, se non nessuno, si sarebbe allineato. Le paventate multe fino a 250.000 euro non hanno spaventato PornHub, YouPorn e affini. Anche perché, il costo di questa operazione dovrebbe comunque ricadere sugli stessi gestori. L'Agcom ha previsto un sistema di identificazione basato sul "doppio anonimato", nel quale il soggetto che verifica non conosce i contenuti a cui vuole accedere l'utente e, allo stesso modo, il sito finale non conosce la sua identità ma solo la sua età.


Sulle modalità tecniche (utilizzo di webcam, documenti di identità, eventuale registrazione di un video), però, siamo ancora indietro. E, nel frattempo, gli utenti continueranno a navigare come sempre per siti porno alla ricerca dello stimolo perfetto. Almeno in queste primissime ore. Se qualcuno ha necessità, quindi, faccia presto.


Di Daniele Alberti e Andrea Lattanzi


 
 
 

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